“A cosa servono le porte USB della mia TV?” È stata la prima domanda che mi sono posto quando ho acceso per la prima volta lo smart TV a casa mia. Ormai avevo superato i dubbi sul tipo di pannello e sui collegamenti e non avevo nemmeno notato che questo modello non aveva più le classiche prese audio e video gialle, rosse o bianche, né i connettori RCA. Si trattava letteralmente di una porta USB che si trovava accanto all’HDMI e al connettore per l’antenna. All’epoca non sapevo cosa fosse e, cercando su Internet, non trovavo nessuno che mi spiegasse chiaramente a cosa servisse. Quindi, la prima cosa da sapere è che le porte USB, o Universal Serial Bus, sono uno standard di connessione che consente di trasferire dati ed energia tra dispositivi. Il loro uso più comune è nei computer o PC.
A cosa servono le porte USB del televisore
Sappiamo già cosa sono, ma a cosa servono in un televisore? Queste porte in un televisore si trovano solitamente nella parte posteriore e hanno funzioni piuttosto semplici, come condividere video e immagini, caricare o fornire energia a un dispositivo di streaming e persino aggiornare il software della Smart TV. Altri usi, forse più avanzati, includono la registrazione di programmi televisivi in DTT.
Quali tipi di USB esistono e come distinguerli
Ma non è tutto, poiché esistono diverse generazioni e tipi di porte USB. La loro funzione dipende dal colore, ad esempio, la prima, e una delle più comuni, è la USB 2.0, un connettore che consente di trasferire dati a una velocità fino a 60 MB al secondo. Si tratta di uno standard lanciato nel 2000, mentre l’USB 3.0 è una versione aggiornata con la capacità di trasferire dati a velocità fino a 4,8 Gbps.
Inoltre, entrambi i tipi hanno colori predominanti che consentono di distinguerli rapidamente. Ad esempio, nel caso dell’USB 2.0, predominano i connettori neri o bianchi, mentre l’USB 3.0 è solitamente blu. Gli usi consigliati sono i seguenti:
- Blu: a seconda del modello e delle caratteristiche, potrebbe essere USB 3.0 o USB 3.1, con velocità fino a 600 MB/s. È ideale per l’uso con chiavette USB e per la fruizione di contenuti multimediali.
- Blu chiaro: sebbene meno comune, corrisponde solitamente all’USB 3.1, con una velocità fino a 1,25 GB/s.
- Rosso: associato allo standard USB 3.2, con velocità di trasferimento fino a 2,5 GB/s.
- Giallo o arancione: può essere USB 2.0 o USB 3.2. È caratterizzato da una maggiore erogazione di corrente, aumentando l’amperaggio senza modificare la tensione. È anche conosciuta come porta “Always On” e si riferisce a una porta con alimentazione continua, ovvero progettata per collegare dispositivi di streaming.
- Nero: corrisponde all’USB 2.0, una versione più moderna della precedente, con una velocità fino a 60 MB/s.
- Bianco: è la versione più vecchia e lenta dello standard USB. Offre una velocità di trasferimento fino a 1,5 Mbit/s (188 kB/s) ed è utilizzata principalmente nei dispositivi di input, come tastiere, mouse e webcam. È anche conosciuta come USB 1.0.